2019 : El Sexocidio de la brujas

Barcelona, Incorpore.

Le Sexocide des sorcières in spagnolo.

Françoise d’Eaubonne ha pubblicato Le Sexocide des sorcières nel 1999, dopo cinquant’anni di scrittura e impegno politico, dopo aver introdotto il termine “fallocrate” nella lingua francese (1971) e aver introdotto il concetto di ecofemminismo (1978). (in realtà nel 1974, nota dell’editore ). (Source Incorpore)

Dal momento in cui gli uomini hanno assunto il controllo della fertilità (attraverso l’agricoltura) e della fecondità (attraverso la riproduzione), la terra e le donne sono state sfruttate secondo una logica di produttivismo. Per cinquemila anni, il patriarcato è stato responsabile del disastro ecologico e della schiavitù delle donne. La “caccia alle streghe” è un altro episodio di questo dominio che, per due secoli, ha perseguitato e massacrato le donne semplicemente perché erano donne e non streghe. (Source : Incorpore).

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2018 : Écologie et Féminisme – Révolution ou mutation ?

Parigi, Libre et Solidaire, 233 pagine.

In questo libro, pubblicato originariamente nel 1978 e successivamente a Le Féminisme ou la Mort, Françoise teorizza la sua visione di quella che diventerà una corrente importante dell’ecofemminismo.

Questa edizione è arricchita da una prefazione di Serge Latouche, che rende giustizia al suo ruolo di pioniera della decrescita, e da una postfazione di Caroline Golblum, che ci ricorda quale donna visionaria sia stata Françoise e quale posto abbia occupato nella vita intellettuale di buona parte del secolo scorso.

Questa edizione è esistita solo per un breve periodo, poiché l’editore si è rapidamente rivelato un fallimento.

(Vincent)

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2001 : Mémoires irréductibles – De l’entre-deux guerres à l’an 2000

Parigi, Dagorno, 1135 pagine.

Un intero secolo (o quasi)! Questa voluminosa raccolta riunisce i vari volumi di memorie di Françoise d’Eaubonne già pubblicati in momenti diversi della sua vita: Chienne de jeunesse (che copre il periodo dal 1930 al 1945), Les Monstres de l’été (dal 1945 al 1965), L’Indicateur du réseau (che copre diversi periodi fino al 1978), oltre a un volume pubblicato qui per la prima volta, Les Feux du crépuscule (in cui l’autrice, verso la fine della sua vita, guarda per l’ultima volta al XX secolo).

Uno o due altri manoscritti autobiografici non sono mai stati pubblicati. (Alain)

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