1951 : Démons et merveilles

Parigi, Pierre Seghers (coll. Poésie 51 n°137), 35 pagine.

“Una raccolta di poesie molto brevi, molto ermetiche (devo continuamente cercare parole e allusioni) e molto erudite (non ci si aspetterebbe niente di meno da Françoise d’Eaubonne 🙂 ). Classica e tradizionale, non mi ha riempito della stessa meraviglia di altre sue poesie (fin troppo rare).
È una lettura rara e preziosa, sia per il libro che per le parole.”

Un lettore in rete

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1949 : Indomptable Murcie

René Julliard, coll. Sequana, 559 pagine.

Se questo libro è dedicato all’anima di suo padre, sono le sue radici spagnole che Françoise evoca attraverso la storia di questa donna, espropriata perché ribelle, che, alla testa della sua Cuadrilla, fu uccisa dai francesi davanti a Saragozza nel 1816 durante la guerra di occupazione napoleonica.

In questo romanzo d’amore, di rumore e di furore, la cui parte “Sangre y Fuego” costituisce la metà delle 550 pagine, Françoise perfeziona la sua arte di descrizione suggestiva che ci trasporta nel cuore dell’azione, costruita con dettagli pittorici.

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1947 : Comme un vol de gerfauts

Éditions Julliard, coll. Sequana, 526 pagine.

Prix des Lecteurs 1947, questo lungo romanzo preannuncia i temi e le forme care a Françoise che si ritroveranno in tutti i suoi romanzi. Il mare, i suoi pirati e i suoi naufragi (come da sua richiesta le ceneri di Françoise saranno sparse da una barca a vela al largo di Morbihan) e soprattutto il romanzo storico trasformato in racconto psicologico, perché le sembrava che questa forma fosse “più accessibile alla nostra sensibilità moderna”, come scrive nell’introduzione. Da qui la sensazione, secondo Élise Thiébaut, di “vivere le avventure dall’interno”, rafforzata dalle descrizioni pittoriche di grande impatto. (Vincent)

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1944 : Le Cœur de Watteau

Éditions Julliard, 354 pagine.

Scritto tra il 1942 e il 1943, questo romanzo è un susseguirsi di immagini dettagliate e dialoghi vivaci. La miseria dei tempi che Françoise attraversa come meglio può trova eco nelle sue descrizioni della vita del popolo sotto Luigi XIV. Un intero mondo di artigiani, negozianti e soldati di rango prende vita nelle pagine, sullo sfondo della vita e dei dipinti di Antoine Watteau. Anche le donne sono ben rappresentate, soprattutto Morena, che incarna l’indipendenza duramente conquistata e preservata. Questo romanzo, con la sua struttura ben costruita e padroneggiata, è sorprendentemente maturo per un’autrice di 22 anni. (Vincent)

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1943 : Littérature n° 2

Parigi, Julliard, collezione Sequana, (190 pagine?)

Testi e poesie di : Robert Antelme, Gabriel Audisio, Jean Baudry, Pierre Béarn, André Berry, Claude Boncompain, Louise Bresson, Jeanne de Castro, Jean-Louis Curtis, Max Dietlin, Maurice Druon, Raymond Dumay, Françoise d’Eaubonne, Paul Gadenne, Kléber Haedens, Simone Jouglas, René Laporte, Jean Larcena, Henri Laville, René Lefèvre, Fernand Lequenne, Jean Loisy, Jean Massin, Jacques Mauchamp, Jean Merrien, P. van der Meulen, Raymonde Michaud, Robert Morel, Georges Neveux, Albert Ollivier, Jean Proal, C.-A. Puget, Silvio Ray, Alice Rivaz, Pierre-Maurice Richard, Henri Rode, Jean Rougeul, Claude Roy, René Tavernier, Maurice Toesca, Anne de Tourville, Claire Vallier, Nicole Vedrès.

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1942 : Colonnes de l’âme

Éditions Lutétia, coll. Itinéraire n°1.

Prefazione di Joë Bousquet. Collana Itinéraires diretta da Jacques Aubenque, che ha scritto la postfazione a questa raccolta.

Diciotto poesie di Françoise, 22 anni, suddivise in quattro temi (Amore, Fede, Sogno, Rivolta), ciascuna illustrata con un disegno dell’autrice. (Vincent)

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