1952 : Ivelle

Parigi, Julliard, 272 pagine.

Ivelle è la storia di una giovane ragazza di oggi. Un’anima ardente e inquieta, assetata di giustizia… Crede di aver scoperto una specie di superuomo in Yvon, che si considera il fondatore di una nuova filosofia… Lo segue a Parigi, nei circoli di Saint-Germain-des-Prés… Ben presto si trova coinvolta, insieme al suo maestro, in un caso di omicidio di alto profilo. (estratti dalla quarta di copertina)

A parte la storia dell’omicidio, non bisogna essere Sherlock Homes per indovinare che questo romanzo si basa sul passato di Françoise: Yvon, non sarebbe Jean-Charles Pichon, l’autore di oscure interpretazioni della storia dei miti? (Vincent)

1951 : Le Complexe de Diane ; érotisme ou féminisme

Paris, Julliard, 301 pagine.

In risposta alle critiche maschili e conservatrici mosse contro Il secondo sesso di Simone de Beauvoir, Françoise d’Eaubonne, giovane romanziere di successo, risponde con questo libro scritto in poche settimane e pubblicato con il botto da Julliard nel 1951.

In questo testo, Françoise si pone in prima linea con l’ardore che le è già valso le ire di Françoise Mauriac, con il quale si scontra. Attacca tutti i conservatori che si sono espressi sul posto delle donne (o meglio della “donna” come si dice) nella società. E giocando d’astuzia: la psicoanalisi e il comunismo regnano sovrani sulla vita intellettuale di sinistra dell’epoca. (Vincent)

1951 : Démons et merveilles

Parigi, Pierre Seghers (coll. Poésie 51 n°137), 35 pagine.

“Una raccolta di poesie molto breve, molto ermetica (devo continuamente cercare parole e allusioni) e molto erudita (non ci si aspetterebbe niente di meno da Françoise d’Eaubonne 🙂 ). Classica e tradizionale, non mi ha riempito della stessa meraviglia di altre sue poesie (fin troppo rare).
È una lettura rara e preziosa, sia per il libro che per le parole.”

Un lettore in rete

1949 : Indomptable Murcie

René Julliard, coll. Sequana, 559 pagine.

Se questo libro è dedicato all’anima di suo padre, sono le sue radici spagnole che Françoise evoca attraverso la storia di questa donna, espropriata perché ribelle, che, alla testa della sua Cuadrilla, fu uccisa dai francesi davanti a Saragozza nel 1816 durante la guerra di occupazione napoleonica.

In questo romanzo d’amore, di rumore e di furore, la cui parte “Sangre y Fuego” costituisce la metà delle 550 pagine, Françoise perfeziona la sua arte di descrizione suggestiva che ci trasporta nel cuore dell’azione, costruita con dettagli pittorici.

1947 : Comme un vol de gerfauts

Éditions Julliard, coll. Sequana, 526 pagine.

Prix des Lecteurs 1947, questo lungo romanzo preannuncia i temi e le forme care a Françoise che si ritroveranno in tutti i suoi romanzi. Il mare, i suoi pirati e i suoi naufragi (come da sua richiesta le ceneri di Françoise saranno sparse da una barca a vela al largo di Morbihan) e soprattutto il romanzo storico trasformato in racconto psicologico, perché le sembrava che questa forma fosse “più accessibile alla nostra sensibilità moderna”, come scrive nell’introduzione. Da qui la sensazione, secondo Élise Thiébaut, di “vivere le avventure dall’interno”, rafforzata dalle descrizioni pittoriche di grande impatto. (Vincent)

1944 : Le Cœur de Watteau

Éditions Julliard, 354 pagine.

Scritto tra il 1942 e il 1943, questo romanzo è un susseguirsi di immagini dettagliate e dialoghi vivaci. La miseria dei tempi che Françoise attraversa come meglio può trova eco nelle sue descrizioni della vita del popolo sotto Luigi XIV. Un intero mondo di artigiani, negozianti e soldati di rango prende vita nelle pagine, sullo sfondo della vita e dei dipinti di Antoine Watteau. Anche le donne sono ben rappresentate, soprattutto Morena, che incarna l’indipendenza duramente conquistata e preservata. Questo romanzo, con la sua struttura ben costruita e padroneggiata, è sorprendentemente maturo per un’autrice di 22 anni. (Vincent)