1980 : Histoire de la galanterie – tome IV Au temps des mignons du Roi

Ginevra, Famot.

Certamente opera collettiva e lavoro su commissione per Françoise. Il titolo si riferisce all’epoca di Enrico III, quando il termine “mignon” ha assunto definitivamente la connotazione peggiorativa che ancora oggi conosciamo. Con questa particolare connotazione che prima non esisteva, la parola minionsignifica “fedele”, “servo”. Così, per un certo periodo, i gesuiti furono chiamati molto seriamente in francese “minon di Gesù Cristo”.

Furono le critiche, sia da parte degli ugonotti che dei membri della Lega, alle scappatelle e agli eccessi dei temibili spadaccini che circondavano il giovane re a conferire questo significato dispregiativo. E nella misura in cui questi critici li consideravano effeminati e li sospettavano di omosessualità (il che, all’epoca, poteva significare la pena di morte se non si era di rango abbastanza alto), può essere interessante vedere come Françoise ha affrontato la questione della “galanteria”. (Vincent)

1979 : On vous appelait terroristes

Yverdon, Kesselring, 389 pagine.

Libro iniziato dopo la morte in carcere di Ulrike Meinhof, On vous appelait terroristes offre una biografia parziale, romanzata e polifonica dei protagonisti della Rote Armee Fraktion tedesca. Ogni capitolo si concentra sull’esperienza che ognuno di loro ha avuto (alla morte di Katrina, Ulrike Meinhof) del movimento, della sua creazione e dei primi attentati. Françoise d’Eaubonne mette qui in scena la spirale fatale della controviolenza. Mostra come questi giovani attivisti, vicini alla nonviolenza all’inizio del romanzo, giungono gradualmente alla convinzione che la violenza armata sia l’unica risorsa efficace che gli rimane per combattere i crimini di stato.

On vous appelait terroristes è un titolo di denuncia: i “guerriglieri urbani” non sono, secondo d’Eaubonne, “terroristi”, ma militanti della “controviolenza”. (Aurore)

1977 : Les Femmes avant le patriarcat

Payot, 239 pagine.

Creando l’ecofemminismo, il genio di Françoise non è stato quello di portare un nuovo concetto: è stato quello di collegarci con una realtà immemorabile, quella delle culture pre-patriarcali della nostra area geografica, che il razionalismo del XV secolo e poi l’umanesimo dell’Illuminismo faranno hanno cercato di sradicarlo nella nostra cultura occidentale, ora in prima linea nella disumanizzazione.

Vincent d’Eaubonne, in préface pour l’édition italienne, 2024