1962 : L’Amazone bleue

Hachette, coll. Bibliothèque verte n°208, 249 pagine.

Françoise era stata molto segnata da padre Hugo, e in particolare dalla sua visione delle guerre di Vandea. Per questo, pur dando ragione alla Repubblica, dipinge un quadro non manicheo. Sposta da un campo all’altro anche alcuni protagonisti della sua storia, tra i quali la figura di spicco è una giovane donna che combatte e intriga, trovandosi ovunque sia in gioco il destino della Francia. (Vincent)

1961 : Les Fiancés du Puits-Doré

Hachette, coll. Bibliothèque verte n°185, 187 pagine.

Accanto a Don Chisciotte e Cyrano de Bergerac, il bandito d’onore Mandrin Belle-Humeur ha il suo posto nel pantheon di Françoise. Gli dedicò anche un libro nel 1957. Il nostro Robin Hood francese condivide qui le luci della ribalta con una ragazzina di 11 anni che dimostra doti di audacia, coraggio e impegno “non previste da persone del suo sesso”, per parafrasare un motivo settecentesco.

Questo romanzo della Bibliothèque Verte, scritto molto meglio del resto della raccolta per quanto ricordo, è in linea con gli altri libri per bambini di Françoise: descrizioni colorite e meticolose, contesto storico realistico, avventure e colpi di scena in tutti i capitoli. Un libro adatto a instillare il gusto per la letteratura. (Vincent)

1959 : Le Gabier de Surcouf

Bruxelles, Éditions Brepols (Bruxelles), 138 pagine.

Questo libro per i giovani avrebbe trovato il suo giusto posto nella serie Bibliothèque Verte. La storia si svolge nell’Île de France, che diventerà l’Île Mauritius. Vi troviamo un famoso corsaro, un giovane rematore, una giovane filosofa e altri personaggi, tra cui un certo signor Piston, incarnazione di uno degli antenati di Françoise.

Attaccata alle sue radici bretoni e marittime, l’autrice avrebbe adorato la canzone di Michel Tonnerre in questa bellissima interpretazione di Thalie (che ocnosce e apprezza il lavoro di Françoise). Ringrazio lei e gli eredi di Michel per avermi permesso di inserirla qui. (Vincent)

1959 : Le sous-marin de l’espace

Parigi, Éditions Gautier-Languereau, coll. Nouvelle bibliothèque de Suzette, 123 pagine.

Questo piccolo romanzo per ragazzi è il frutto della collaborazione tra due celebrità letterarie e scientifiche dell’epoca: lo scrittore Jean-Charles (La Foire aux cancres, 12 milioni di copie vendute) e lo scienziato Jacques Bergier, autore di SF nel tempo libero.

Il risultato è un libro d’avventura onesto, istruttivo per i postulati scientifici sviluppati, in cui, insolitamente per Françoise, i personaggi femminili sono quasi inesistenti, a parte la presenza di una bambina di 10 anni.

L’URSS considerò il libro sufficientemente meritevole (un trionfo di persone disinteressate che lavorano per il bene dell’umanità e per il materialismo scientifico) perché la Casa Editrice Educativa Statale lo traducesse in 61 esemplari.

1958 : Chevrette et Virginie

Hachette, coll. Bibliothèque verte n°46, 253 pagine.

Questo primo romanzo destinato ai giovani è adornato da una copertina la cui lettura potrebbe apparire molto meno innocente oggi che allora. Ed è la storia di due donne avventurose e naufraghe quella che ci viene raccontata. Possiamo anche azzardare a pensare che Françoise se la sarebbe cavata bene facendo a meno del personaggio del Cavaliere de La Barre, che sembra essere lì per salvare le apparenze e preservare la purezza morale dei nostri cari bimbi… O si tratta forse di un anacronismo, di una speculazione su possibili intenti ancora inconsci dell’autrice? (Vincent)