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Eredità

A proposito di Françoise

Questa galleria di ritratti non vuole ib alcun modo essere esaustiva: Françoise d’Eaubonne è un mondo aperto ai quattro venti della storia.

Qui, non troverete una classificazione ordinata: il layout cambia regolarmente.

Unisciti a noi su questo sito web collettivo, tutte le idee e i contributi sono a priori benvenuti! Diciassette anni dopo la sua partenza Françoise è ancora qui, e da molto tempo!

Pauline Launay

Pauline Launay

Pauline è dottoressa in sociologia, specializzata nel supporto di équipe mediche di fine vita, membro della Association Anamnèse. Negli ultimi anni ha investito molto su Françoise: il successo del simposio interazionale è stato merito suo, i “Mercoledì di d’Eaubonne” nel 2021, anche.

Organizzazione del simposio internazionale 2022 – Animazione di Mercoledì di d’Eaubonne presso l’IMEC – Responsabile degli atti del convegno, di prossima pubblicazione.

Aurore Turbiau

Aurore Turbiau

Aurore è dottoranda in letterature comparate (Université Sorbonne, CRLC) e docente universitaria. Fa parte del collettivo Les Jaseuses e dell’associazioneAmi·es de Monique Wittig; lavora sull’impegno letterario delle scrittrici femministe franco-canadesi degli anni ’70 e ’80.

Consigli di lettura sul sito – Contributo “Françoise d’Eaubonne et la terreur littéraire”.

Karine Lanini

Karine Lanini

Il rigore

Karine, direttrice editoriale di Binge Audio e agente letterario a capo di Kalligram, è la guardia del corpo di Françoise nel mondo dell’editoria. Quanto sarebbe stata più facile la vita di Françoise se avesse avuto tanta professionalità ad accompagnarla!

Decisioni editoriali – Negoziazione, esecuzione e monitoraggio dei contratti editoriali.

Élise Thiébaut

Élise Thiébaut

La coltivatrice

Élise, scrittrice, direttrice della collana editoriale Nouvelles Lunes, è nata il 12 marzo come Françoise. Dal loro incontro e dalla stesura di L’Amazone verte, non ha mai smesso di far rifiorire l’opera di colei che ha coniato il termine “ecofemminismo”.

Decisioni editoriali – Varie prefazioni – Riedizione di Sexocide des sorcières e altri testi.

Ruth Hottell

Ruth Hottell

Ruth ha insegnato francese all’Università di Toledo (Ohio). Carolyn Merchant, a cui è legata, l’ha incoraggiata a lungo a tradurre Françoise, cosa che ha avuto tempo di fare dopo aver lasciato l’università.

Traduzione di Le Féminisme ou la Mort in inglese – Traduzioni per il sito web.

Sara Marchesi

Sara Marchesi

Sara, direttrice di collana per Prospero Editore a Milano e ricercatrice in filosofia all’Università di Trento, è appassionata dell’opera di Françoise, che cerca di diffondere il più possibile in tutta Italia. L’ha tradotta, ne ha scritto una prefazione, l’ha editata.

Traduzione e curatela di Le Féminisme ou la Mort con il titolo Il femminismo o la morte.

Nicolas Martin-Lontel

Nicolas Martin-Lontel

Nicolas, co-fondatore della libreria femminista l‘Euguélionne a Montréal, è la migliore fonte al mondo per scoprire le tracce lasciate da Françoise. Le ha raccolte per diversi decenni,il suo sito web è una miniera d’oro, e il nostro gli deve molto.

Tesi di laurea su Françoise – Raccolta delle tracce di Françoise.

Manon Aubel

Manon Aubel

Manon Aubel è fotografa e regista. Dopo aver scoperto Françoise durante un precedente progetto, ha ritenuto urgente aiutare a farla conoscere, cosa che è riuscita brillantemente con un acclamato documentario.

realizzazione del documentario Françoise d’Eaubonne, une épopée écoféministe, 52 minuti, diffuso da France Télévisions.

Vincent d’Eaubonne

Vincent d’Eaubonne

Il creatore di collegamenti

Spogliarellista per matrimoni, Vincent attiva connessioni, sviluppa possibilità, organizza possibilità. Ricevere da lui il messaggio “Ho un’idea” è una certezza dell’imprevisto. In questo senso è davvero il figlio di sua madre.

Decisioni editoriali – Progettazione sito web – Sviluppo progetti – Relazioni internazionali.

Alain Lezongar

Alain Lezongar

La sorveglianza

Alain, che Françoise ha voluto adottare dopo decenni di amicizia, ha un talento raro. La sua capacità di concentrazione unita a una correttezza ortografica senza pari lo rendono un talentuoso correttore di bozze editoriali, senza il quale le ristampe e questo stesso sito web non sarebbero quello che sono.

Decisioni editoriali – Ricerche d’archivio – Riletture ed editing.

Taous Merakchi

Taous Merakchi

Taous è gionalista, redattrice web (Passions menstrues; podcast Mortel) e autrice, in particolare per Witch Please e recentemente per Vénère. Ha scritto la prefazione di un libro di Françoise, creando un bel ponte tra due donne nate a settant’anni di distanza.

Prefazione della nuova edizione di Le Sexocide des sorcières.

Caroline Goldblum

Caroline Goldblum

Caroline è stata la prima a produrre un lavoro approfindito in Francia dopo la dipartita di Françoise. Particolarmente interessata ai suoi diari, ha riordinato le 15.000 pagine archiviate all’IMEC (senza contare quelle perdute).

Autrice di Françoise d’Eaubonne et l’écoféminisme per le edizioni Passager Clandestin.

Crediti fotografici: Jean-Claude Aubry, DR

Attualità

Françoise oggi

“So che sarò riconosciuto dopo la mia morte…”

Françoise

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Un giardino per Françoise

Un giardino per Françoise

Credito fotografico Françoise: Alain Lezongar Il municipio del 9° arrondissement di Lione, nell'ambito della femminilizzazione dei nomi delle strade e dei luoghi pubblici, ha chiesto agli abitanti quale potesse essere il nuovo nome del giardino di La Duchère....

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Di Françoise : biografia

12 marzo 1920

Nascita di Françoise Marie-Thérèse Piston d’Eaubonne a Parigi, terza dei cinque figli di Étienne e Rosita Mariquita (nata Martinez Franco) Piston d’Eaubonne. La madre: di origine castigliana, suo nonno era stato un profugo carlista, quindi monarchico e piuttosto conservatore. Il padre: appartiene a un’antica famiglia francese la cui prima traccia attestata risale al 1082.

anni 1920-1930

A partire dai dieci anni, Françoise vive l’infanzia a Tolosa in costante penuria materiale. En 1916, suo padre fa ritorno dalle tricee avvelenato dai fumi. Di salute cagionevole, fatica a mantenere la sua famiglia. Per poter crescere i loro cinque figli, sua madre rinuncia alla carriera di matematica. Françoise vince il concorso di racconti rivolto a bambini e bambine sotto i tredici anni promosso dall’editore Denoël. Di fronte alla richiesta di minimo 200 righe, lei invia le 225 pagine Mireille, Fille des montagnes. Colette la nota e la incoraggia.

1940

Françoise si diploma nel 1938. Si iscrive a Giurisprudenza e Belle Arti, studi che abbandona rapidamente per un posto di insegnante presso la scuola di Péguillhan dove officiava sua madre. È attiva nella Resistenza all’occupazione nazista. Scrive la prima parte della raccolta di poesie Colonnes de l’âme, che usciranno nel 1942 con prefazione di Joë Bousquet. L’editore, Jacques Aubenque, diventa il suo amante.

1944

Julliard pubblica il suo primo romanzo, Le Cœur de Watteau, a cui ne seguiranno molti altri tra cui il bestseller Comme un vol de gerfauts, premio dei lettori 1947. Françoise pubblicherà per Julliard fino al 1966, contribuendo alla crescita di questo editore per il quale lavora anche come lettrice. Nascita di sua figlia Indiana dopo un matrimonio lampo con Jacques Aubenque, che ha lasciato all’uscita dal municipio incinta di quattro mesi. Nel 1946 si iscrive al Partito comunista.

1949

Simone de Beauvoir publica Il secondo sesso. Françoise le scrive:

“Sei un genio! … Questa è la nostra vendetta!”

Dopo un primo incontro, si perdono di vista e si ritroveranno poi quattro anni dopo. Rimarranno amiche fino alla morte di Simone de Beauvoir nel 1986.

1951

Julliard pubblica il suo primo saggio femminista, Le Complexe de Diane, in difesa del libro di de Beauvoir. Ormai scrittrice riconosciuta, Françoise si lancia nella battaglia come qualche tempo prima nell’arena della Fiera di Biarritz. Inizia ad avvicinarsi, con analisi brillanti e spesso visionarie, ai temi che la accompagneranno poi per tutta la vita: patriarcato, eros, genere e femminismo, come notato da Élise Thiébaut nella sua eccellente prefazione alla ristampa di Le Complexe de Diane edita da Julliard nell’ottobre 2021.

1956

Françoise lascia il Partito comunista che reputa non abbastanza anticolonialista (disaccordo sulla guerra d’Algeria). Pubblica La Vie passionnée d’Arthur Rimbaud, preceduto da altre otto pubblicazioni dal 1951.

1958

Pubblicazione di Fort des femmes e, per la collana Bibliothèque Verte, di Chevrette et Virginie, due romanzi che, come Indomptable Murcie uscito nel 1949, si inscrivono in una lunga serie di storie di eroine. Nascita di suo figlio Vincent da padre sconosciuto.

1960

Firma il Manifesto dei 121 per il diritto all’insubordinazione nella guerra d’Algeria. Nello stesso anno, Françoise pubblica tre libri : La Vie passionnée de Verlaine, Verlaine et Rimbaud ou la fausse évasion e Le Temps d’apprendre à vivre.

1964

Pubblicazione del primo volume delle sue memorie, Chienne de Jeunesse (del quale Julliard non ha accettato il titolo originale Putain de jeunesse). Il seocndo volume, Les Monstres de l’été che racconta i suoi dolorosi amori, i suoi viaggi e i suoi impegni politici degli anni 50-60, apparirà nel 1966. Questi due volumi saranno riuniti, con altri due libri di memorie, nella sua Autobiographie pubblicata da Dagorno nel 2000. A partire dal 1960 pubblica non meno di sedici libri: romanzi di fantascienza, biografie, libri per bambini…

1970

Nel maggio ’68 Françoise prende parte all’occupazione del Théâtre de l’Odéon (Parigi): si è vista sulle barricate. Nel 1970, pubblica Éros minoritaire, opera dedicata alla storia dell’omosessualità. Nei 6 anni precedenti ha pubblicato meno, solo sei libri, tra cui La Couronne de sable, vie d’Isabelle Eberhardt.

1971

Pioniera del Mouvement de libération des femmes (MLF), Françoise firma il Manifesto delle 343 per il diritto all’aborto. Partecipa alla fondazione del Front homosexuel d’action révolutionnaire (FHAR). Nessuna pubblicazione di libri, Françoise si dedica quasi interamente alle sue lotte.

1974

Françoise formula in concetto che definisce “ecofemminismo” nel suo saggio principale Il femminismo o la morte, titolo ispirato al testo L’Utopie ou la Mortdi René Dumont (primo candidato ecologista di Francia, che ella ha sostenuto alle elezioni presidenziali nello stesso anno). Fondazione del Front Féministe, che diventerà l’Écologie Féminisme Centre. Incontra Alain Lezongar (20 anni), che la accompagnerà fino alla fine della sua vita e che vorrà adottare come figlio.

1976

Facendo dell’azione militante e della teoria una cosa sola, Françoise sposa, nell’ambito del suo attivismo anti-carcerario, il detenuto Pierre Sanna del carcere di Fresnes per protestare contro la sua condanna per omicidio. A 40 anni di distanza, si scoprirà leggendo i suoi scritti privati che nel 1975 ha partecipato all’attentato alla centrale nucleare di Fessenheim, allora in costruzione.

1977

Apprizione del saggio Les Femmes avant le patriarcat nel quale Françoise riassume gli studi contemporanei sul ruolo delle donne nell’evoluzione della specie e propone un’ipotesi sulla data e sul meccanismo dell’instaurazione del patriarcato.

1978

Anno letterario positivo, nel quale Françoise pubblica 5 titolo tra cui Écologie/ féminisme, révolution ou mutation ?, Les Bergères de l’apocalypse e Contre-violence ou la résistance à l’État. Inoltre, pubblica L’Indicateur du réseau, un’autobiografia costruita non sull’asse del tempo ma sulle coordinate dello spazio. Questa forma innovativa sarà oggetto di una tesi in Australia.

1983

Françoise intraprende l’avventura delle cosiddette radio “libere”. Fino alla fine degli anni Ottanta ha condotto programmi letterari e politici su diverse emittenti parigine e principalmente su Radio Mouvance, “antirazzista, antimperialista e antisionista”, creata da Roland Fornari.

1986

La morte della sua amica Simone de Beauvoir le ispira Une femme nommée Castor, che uscirà in novembre. Nel 1984 e 85, tra altre sei opere, pubblica i due volumi di Obsèques de Jean-Paul Sartre, L’Amazone sombre e Louise-Michel la Canaque.

1990

In seguito alla scomparsa del pastore Doucé, Françoise istituisce un Comitato per stabilire la verità. Tre mesi dopo, il cadavere assassinato del pastore è ritrovato nella foresta di Rambouillet. Françoise fa pubblicare Le Scandale d’une disparition – Vie et œuvre du pasteur Doucé. Ma pubblicare non è più così facile per lei, e la sua scrittura prende una piega meditativa e talvolta cupa.

1992

Publicazione di Toutes les sirènes sont mortes. Questo romanzo, che amerà particolarmente, è ben accolto. Quale parte di sé mette nel personaggio della scrittrice, lo scopriremo un giorno?

1997

In questo periodo di bassa, Françoise fa un passo indietro che la porterà a pubblicare in quell’anno Féminin et Philosophie, une allergie historique, così come La Liseuse et la Lyre, magnifica riflessione su ciò che ha in gran parte costituito la sua vita: la scrittura e la lettura.

Anni Duemila

Françoise pubblica Le Sexocide des sorcières nel 1999, sostenendo che questi processi iniqui fossero solo un falso pretesto per sottomettere e condannare non tanto la Strega, ma soprattutto la Donna. Nel 2002 si interroga sul nostro futuro in L’Homme de demain a-t-il un futur ? Combien de temps durera le XXIème siècle. Nel 2003 esce L’Évangile de Véronique, la “donna emorrotica” che affronta il regime dei Padri. È l’ultima protesta pubblica contro l’odiato patriarcato.

3 agosto 2005

Posata la penna solo pochi giorni prima, colei il cui motto era “Non un giorno senza riga” muore nel suo appartamento per artisti bisognosi in rue du Montparnasse a Parigi. Ci ha lasciato in eredità più di 100 libri, tre parole nuove per la nostra lingua e un pensiero abbagliante di un’acutezza oggi finalmente riconosciuta dopo un lungo periodo di oblio. Sospettando che sarebbe stata riconosciuta dopo la sua morte, poco prima della sua dipartita ci confidò di aver avuto una vita “un po’ fallimentare, ma gioiosa” e che non le dispiaceva lasciare questo mondo considerato ciò che doveva venire, pur rammaricandosi di lasciarlo a noi in tale stato.

“Lascio in eredità a tutti coloro che mi hanno amata e mi leggeranno o mi hanno letta con comprensione l’odio irriducibile per una società che la più sporca di tutte quelle che l’hanno preceduta, che schiaccia e degrada in tutti i modi e a tutti i livelli l’amore degli uomini e delle donnei, l’amore per l’ambiente da resuscitare se è ancora possibile e la cura di continuare la lotta contro il potere patriarcale e imperialista che impegnerò le mie ultime forze a maledire e i miei ultimi scritti a combattere.

Buona serata a tutti quanti”.

benvenuto

Françoise d’Eaubonne…

“Malgrado tutto si vedrà

che Françoise non è morta!”

…in Comune

Novità maggio 2023

Grazie al lavoro di Sara Marchesi, la traduzione del sito in italiano sta procedendo !

Ora puoi trovare una bibliografia completa di Françoise, più di 100 libri pubblicati, classificati per data. E presto per tema!

Un grande grazie a Sara per tutto questo lavoro!

Ultime uscite
Rassegna stampa
Contenuti multimediali

Il destino delle donne è legato a quello delle rivoluzioni.

Introduzione

Negli ultimi anni il nostro mondo è stato investito da stravolgimenti la cui entità e le cui conseguenze ancora non ci siamo dimostrati in grado di comprendere fino in fondo, sempre ammesso che la nostra natura ce lo permetta. Chi sa finge di non sapere, chi apparentemente non sa sembra non volersi sforzare di vedere. L’accelerazione inedita e indotta dall’uomo del processo di surriscaldamento globale e le conseguenti calamità naturali – dalle inondazioni agli incendi, dalla siccità alla pandemia globale – minacciano la nostra sopravvivenza sul pianeta, così come quella di tantissimi altri esseri viventi che non hanno alcuna colpa e rappresentano l’ennesima categoria (non minoranza) oppressa. Assistiamo a guerre inutili e fuori luogo in un periodo storico caratterizzato da una grave crisi socio-economica, a disuguaglianze sempre crescenti, discriminazioni di ogni tipo sulla base di genere, razza, estrazione sociale e a un generale regresso in termini di diritti […]. Le giovani generazioni si trovano strette in strutture mentali e sociali vetuste e decadenti che non le rappresentano e il futuro non ha mai fatto così paura, le prospettive di miglioramento lasciano quantomeno e ragionevolmente numerosi dubbi.

Non so cosa penserebbe Françoise d’Eaubonne di tutto questo,

probabilmente ne sarebbe nauseata e insieme infiammata, forte della convinzione che sì, aveva proprio ragione.

La sua analisi si è dimostrata giusta da molti punti di vista e sta a noi capire cosa fare delle sue intuizioni, come elaborarle e adattarle a un presente che non è più il suo e che ha fatto alcuni passi avanti e molti indietro […].

Per tutte queste e molte altre ragioni sono convinta che sia utile rileggere i tanti testi che questa pioniera ci ha regalato e che per troppo tempo abbiamo ignorato.La sua analisi si è dimostrata giusta da molti punti di vista e sta a noi capire cosa fare delle sue intuizioni, come elaborarle e adattarle a un presente che non è più il suo e che ha fatto alcuni passi avanti e molti indietro. Chiedendoci poi qualche volta, lungo il nostro percorso di teoriche, ricercatrici, attiviste, persone: “Cosa ne avrebbe pensato Françoice d’Eaubonne?”. […]

Estratto dalla prefazione all’edizione italiana di Le féminisme ou la mort di Sara Marchesi

La circonferenza del nostro pianeta non è che di 40.000 km…

…e tutto il genio umano non ne potrà aggiungere nemmeno uno.

L’opera di Françoise d’Eaubonne è un’intera galassia. Ci scusiamo se alcuni link non sono ancora attivi: c’è tanto da fare!

Ma, ve lo assicuriamo, ci stiamo lavorando!

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