2024: Feminismo o muerte

Verso Libros, 218 pages

Le Féminisme ou la Mort in spagnolo è presentato come segue :

In questo libro, pubblicato originariamente in francese nel 1974, la femminista radicale Françoise d’Eaubonne analizza la situazione delle donne nel mondo e sostiene che la lotta femminista non riguarda l’uguaglianza, ma la vita e la morte, per gli esseri umani e per il pianeta. In questo vasto manifesto, d’Eaubonne propone per la prima volta una politica ecofemminista: il sistema patriarcale agisce sulle donne come agisce sulla natura, distruggendo tutto. L’ecofemminismo deve quindi portare a una nuova “mutazione”, un’inversione non solo del potere maschile, ma del sistema di potere stesso. Come profetizzava la stessa Françoise d’Eaubonne, “il pianeta, consegnato al femminile, si sarebbe rinverdito per tutti”.

2019 : El Sexocidio de la brujas

Barcelona, Incorpore.

Le Sexocide des sorcières in spagnolo

Françoise d’Eaubonne ha pubblicato Le sexocide des sorcières nel 1999, dopo cinquant’anni di scrittura e impegno politico, dopo aver introdotto il termine fallocrate nella lingua francese (1971) e aver introdotto il concetto di ecofemminismo (1978). (In realtà 1974) (Fonte Incorporea)

Dal momento in cui gli uomini hanno assunto il controllo della fertilità (attraverso l’agricoltura) e della fecondità (attraverso la riproduzione), la terra e le donne sono state sfruttate secondo una logica di produttivismo. Per cinquemila anni, il patriarcato è stato responsabile del disastro ecologico e della schiavitù delle donne. La “caccia alle streghe” è l’ennesimo episodio di questo dominio che, per due secoli, ha perseguitato e massacrato le donne solo perché erano donne e non streghe (Fonte: Incorpore).

Fine del contratto nell’agosto 2024 con questo editore.

1963 : Todos somos culpables

Grupo Planeta, Circulo de Lectores.

Traduzione spagnola di Fernando Gutierrez di Les Tricheurs, romanzo di Françoise del film di Marcel Carné con Pascale Petit, Jacques Charrier e Laurent Terzieff.

1962 : Cristina de Suecia

Éditions Renacimiento, 283 pages

Versione spagnola tradotta da Leonor T. de Paiz di Je m’appelle Kristine.

Leggendo il romanzo di Françoise, non può che tornare alla mente Les Mémoires d’Hadrien, l’opera monumentale di Marguerite Yourcenar, apparsa 7 anni prima. E non saranno certo gli indizi trasparenti che ha lasciato a invalidare questa osservazione. Si potrebbe pensare a un’imitazione stilistica, volendosi soffermare su ciò che queste due grandi autrici hanno condiviso: una vera conoscenza dei greci e dei latini.

Conoscenza che Françoise mette al servizio del suo scopo che, sempre, sarà quello di affermare: Donne, siate orgogliose di esserlo! È grazie a questa affermazione che sono stato portato, del tutto naturalmente, dalle letture della mia infanzia a considerare la possibilità che un eroe epico potrebbe anche essere un’eroina.

Con Kristine de Suède, Françoise dipinge una figura storica al culmine della sua potenza. Amica e corrispondente delle più grandi personalità intellettuali e scientifiche del suo secolo, fulcro del Trattato di Vestfalia, avventurosa e combattiva, diplomatica e pacificatrice, la regina Cristina fu senza dubbio una delle figure più importanti dell’Europa del suo tempo. (Vincent)