Parigi, Le livre contemporain – Amiot-Dumond, coll. Visages de l’aventure, 202 pagine.
La Ferme Générale (1680 – 1794) era un corpo di finanzieri e azionisti che, avendo acquistato la carica dal Re, riscuoteva le varie tasse in vigore con il diritto di trattenerne la metà. Inutile dire che i Contadini erano molto zelanti e che si commettevano infiniti abusi: ecco l’antenato delle mafie e dei trust internazionali, a seconda del lato della legge in cui si trovano.
È contro questo sistema e i suoi uomini che si sollevò il brigante Mandrin, il Robin-des-bois francese, che finì arrostito vivo in una piazza pubblica di Valence a cavallo del 1750 e che rimase a lungo nella memoria popolare, tanto che esistono ancora registrazioni di canzoni che ne celebrano le gesta.
Un personaggio, dunque, che si addice alla penna picaresca di una Françoise trentenne, che nella stesura della sua storia placa la sua sete di giustizia e un deciso gusto per l’epica.
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