Ieri, su France Inter, Juliette Arnaud ha dedicato il suo programma alla notizia della riedizione di Le Sexocide des sorcières (edizioni Au diable vauvert). Forse mi manca l’umorismo, ma denunciare il massacro di decine di migliaia di donne, in Francia e in tutta Europa, nel XV e XVII secolo, senza smettere di ridere, mi è parso, sul momento, sorprendente. Ma, dopo tutto, doveva fare spettacolo.
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