Il 5 aprile 1972, Françoise e una ventina di attivisti/e dei movimenti omosessuali francesi, belgi, olandesi, norvegesi e britannici, compreso il suo compagno Marc Payen, si recarono a Sanremo per unirsi ai loro compagni del FUORI! per sabotare il primo Congresso Internazionale di Sessuologia. Gli psichiatri intendevano indagare “i comportamenti devianti della sessualità umana”, cioè l’omosessualità, considerata come una malattia mentale. Se la protesta passò sotto silenzio in Francia, trovò invece ampio riscontro sui media italiani.
Sui cartelli alzati dagli e dalle attivisti/e si leggevano slogan del tipo:
- Psichiatri, siamo venuti per guarirvi;
- La normalità non esiste;
- Psichiatri, piantate i vostri elettrodi nel cervello;
- Primo e ultimo congresso di sessofobia.
In occasione del 50° anniversario dell’emergere della protesta gay in Italia, vengono organizzati molti eventi e incontri: conferenze, Pride LGBTQ+, podcast…
Francesco Lepore, giornalista, scrittore, ricercatore di spiritualità cristiana in epoca medievale e moderna, ripercorre questo episodio fondante del movimento gay italiano in un articolo in italiano pubblicato su Linkiesta, nel quale sottolinea “il mirabile intervento di Françoise d’Eaubonne” e ricorda “il famoso discorso della poetessa ed ecofemminista”.
Fece un mirabile discorso di circa quindici minuti, come una vera amazzone.
ugualmente le testimonianze di Marie-Jo Bonnet (attivista MLF e FHAR) e di altri/e partecipanti al sabotaggio di questo congresso, che può essere seguito su vimeo.
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