Come avevamo annunciato qualche settimana fa, marzo vedrà l’uscita di tre nuove edizioni dei libri di Françoise. Di seguito le presentazioni dei rispettivi redattori.
(uscito il 9 marzo presso Ed. Le diable vauvert, coll. Nouvelles lunes)
Dal XV al XVII secolo, l’Europa cristiana (sia cattolica che protestante) fu colta da un’improvvisa frenesia contro la stregoneria. Decine di migliaia di persone, accusate a torto o a ragione di pratiche demoniache, furono torturate prima di ritrovarsi tra le fiamme dei roghi. La stragrande maggioranza delle vittime erano donne. Non è un caso.
In questo pamphlet pubblicato nel 1999, Françoise d’Eaubonne ipotizza, vent’anni prima di Mona Chollet, che la caccia alle streghe sia prima di tutto una guerra contro le donne, le loro pratiche e i loro poteri reali o presunti. Inventa, en passant, la parola sessocidio, così come ha inventato le parole fallocrate ed ecofemminismo.
Contre-violence ou la Résistance à l’État
(uscito l’1 marzo a Ed. Cambourakis)
Le teorie radicali della scrittrice Françoise d’Eaubonne e le sue pratiche di sabotaggio svelate negli ultimi anni fanno della sua singolare visione dell’ecofemminismo oggetto di riflessione per tutta una nuova generazione di attiviste che si stanno interrogando, al tempo dell’emergenza climatica, sulle strategie da mettere in atto, compresi sabotaggi e spettacolari azioni dirette nello spazio pubblico.
Pubblicato nel 1978, Contre-violence ou la Résistance à l’État, opera a lungo irreperibile, riunisce diversi testi sul rapporto tra femminismo e violenza politica.Questa ristampa è accompagnata da una presentazione storica in cui Isabelle Cambourakis mette in prospettiva la traiettoria politica di d’Eaubonne, dalla sua infanzia negli anni Venti e Trenta all’attivismo radicale degli anni Settanta.
Écologie/Féminisme – Révolution ou mutation ?
(uscito il 3 marzo per le Ed. Le Passager clandestin)
In questo saggio pubblicato nel 1978, Françoise d’Eaubonne mostra che lo sfruttamento della natura e l’oppressione delle donne hanno un denominatore comune: il patriarcato. Se gli uomini si sono appropriati nei secoli della fertilità delle donne e della terra, un’altra soglia è stata varcata con l’espansione del capitalismo su scala globale: è la vita stessa a essere ora minacciata. Rifiutando l’ingiunzione permanente alla crescita demografica ed economica, la pioniera francese dell’ecofemminismo insiste sui limiti del pianeta e individua i responsabili. Di fronte all’incapacità degli uomini al potere di gestire la crisi ecologica e politica, spetta alle donne ritrovare la loro fecondità e lavorare per la trasformazione verso una società ecologica, egualitaria e autogestita. Perché solo una trasformazione ecofemminista dell’umanità ci consentirà di preservare ciò che resta dell’ambiente.
La sociologa Geneviève Pruvost getta nuova luce su questo testo visionario intriso di umorismo e fonte di ispirazione per rinnovare le strategie e l’immaginario collettivo, ecologico e femminista.
Per lanciare queste tre nuove edizioni, giovedì 23 marzo sarà organizzata una serata all’Espace Des Femmes, a Parigi, con la partecipazione delle case editrici, di Geneviève Pruvost, Taous Merakchi e Vincent d’Eaubonne. Vi aspettiamo! Appuntatelo sulle agende. Seguiranno maggiori dettagli.
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