2025 : Histoire de l’art et lutte des sexes (di prossima pubblicazione)

Parigi, Les Presses du Réel, 1° semestre 2025

introduzione e commenti di Fabienne Plume. Françoise, che ha trascorso alcuni mesi alle Beaux-Arts alla vigilia della seconda guerra mondiale, ha conservato per tutta la vita il gusto per l’espressione pittorica, che era anche il suo giardino segreto. Fabienne Plume, insegnante e critica d’arte femminista, si è occupata con entusiasmo di questo libro, che propone una riflessione sulle donne, tanto più presenti nella pittura quanto più assenti come creatrici, supportata da presentazioni e analisi di opere.

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2024 : Le Féminisme ou la Mort (brossura)

Parigi, Le Passager Clandestin, edizione in brossura, 5 aprile 2024

Questa riedizione in brossura del titolo, pubblicata nel 2020 dagli stessi editori, precede di un mese un’altra opera essenziale, Ecoféminisme politique di Ariel Saleh, che la segue.

Pubblicato originariamente nel 1974, questo libro fondamentale apre nuove prospettive per le lotte ecologiche e femministe, che Françoise ci dice essere destinate a unire le forze nella lotta contro il patriarcato che, nello stesso movimento, sottomette le donne e distrugge il pianeta.

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2023 : Je ne suis pas née pour mourir

Parigi, Le Seuil, edizione tascabile, prefazione di Pauline Harmange, settembre 2023

Questo romanzo del 1982 racconta la storia di un’amazzone, Tecla, che, dopo aver bevuto una certa pozione, viaggia nel tempo e incontra alcuni dei grandi momenti della storia. Per la prima volta, il mito dell’immortalità è incarnato da una donna. Questo prodigioso romanzo d’avventura ci porta da Alessandro Magno, alla scoperta dell’America da parte dei Vichinghi, alle incredibili macchine progettate da Leonardo da Vinci, alla guerra di Vandea, fino al nazismo e al maggio 1968.

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2023 : Écologie/Féminisme – Révolution ou mutation ?

Parigi, Le Passager Clandestin, prefazione di Geneviève Pruvost, 349 pagine.

Dopo la pubblicazione di Le Féminisme ou la mort nel 1974 e l’apparizione della sua ricerca scientifica Les Femmes avant le patriarcat, nel 1976, Françoise d’Eaubonne sviluppa ulteriormente la sua visione dell’ecofemminismo.

Rispetto al femminismo riformista, che definisce “femminismo di mamma”, ma anche al femminismo marxista, d’Eaubonne aggiunge due dimensioni all’analisi dello sfruttamento (la natura e i paesi del Sud del Mondo): liberarsi, come donna, a spese del pianeta e di piccole mani subordinate non è un orizzonte di emancipazione. Come dimenticare che all’estremità della catena ci sono le donne piegate nei campi dell’altra metà del globo? (Geneviève Pruvost, 2022)

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2023 : Le Sexocide des sorcières

Vauvert, Au diable vauvert, collana Nouvelles Lunes, prefazione di Taous Merakchi, 109 pagine.

Il sessocidio di cui parla Françoise d’Eaubonne in questo testo, il trattamento riservato alle “streghe” durante il periodo delle persecuzioni contro di loro, era solo un pretesto. Era un trucco perfetto, appropriato all’epoca in cui si svolsero questi eventi, per giustificare la tortura e l’omicidio delle donne. Il Malleus Maleficarum di Kramer e Sprenger verrebbe oggi trattato come il manifesto di un incel, pubblicato sul web poche ore prima di compiere una strage in un luogo frequentato principalmente da donne (Taous Merakchi, 2023).

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2023 : Contre-violence ou la résistance à l’État

Parigi, Éditions Cambourakis, prefazione di Isabelle Cambourakis, 268 pagine.

Pubblicato nel 1978 da una casa editrice femminista, il libro riunisce vari testi e poesie di d’Eaubonne scritti a partire dal 1975 in risposta ad alcuni eventi, tra cui la morte in carcere della attivista della Rote Armee Fraktion (RAF) Ulrike Meinhof nel maggio 1976 e quella di quattro suoi compagni nell’ottobre 1977. Alcuni di questi testi sono stati scritti da zero, altri sono stati rielaborati più volte prima della pubblicazione. La lettura di questo libro solleva la questione delle evoluzioni e degli aggiustamenti dell’impegno militante di d’Eaubonne nel tempo. (Isabelle Cambourakis, 2022)

Questo libro è una riflessione necessaria sul potere e sulla violenza. Françoise d’Eaubonne ha un modo unico di opporsi a coloro che, rendendo così impossibile qualsiasi riflessione al riguardo, confondono la controviolenza con la violenza. Egli smonta brillantemente l’ipocrisia della nostra società: “La non violenza è il tributo che un mondo violento paga all’idea di una società senza violenza”! Continuando la sua riflessione, ha affrontato la fonte: il Potere. Indica la necessità di distruggere l’informatica e di riprendersi i NOSTRI poteri, quelli che ognuno può esercitare senza limiti.

Alla fine fa centro con il suo affondo finale, quando parla del futuro: un giorno ci sarà “l’ammutinamento delle donne contro la società del potere” . (Manon Soavi)

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